Si partirà da Tombolo (Padova) e si terminerà sulla celebre salita vicentina, per 170 km totali e un circuito finale da ripetere 5 volte. L’appuntamento è per mercoledì 11 ottobre, nel primo evento della rassegna di Ride the Dreamland organizzata da PP Sport Events
Storia e innovazione sono pronte ad unirsi nell’86ª edizione del Giro del Veneto. Il primo appuntamento degli eventi di Ride the Dreamland – che ormai dal 2021 porta sulle strade della Regione Veneto alcuni dei migliori interpreti del ciclismo mondiale – è in programma per mercoledì 11 ottobre. Le premesse lasciano intendere che sarà grande spettacolo, grazie ad un percorso moderno ed esplosivo.
Filippo Pozzato e la sua squadra hanno infatti disegnato un tracciato che lascerà la corsa aperta ad ogni tipo di scenario e adatto a diverse tipologie di corridori. Si partirà da Tombolo (Padova) e si andrà verso Cittadella e Fontaniva, poi Camisano Vicentino e Grisignano di Zocco, per poi attraversare il Parco Regionale dei Colli Euganei con la salita verso Teolo, prima asperità di giornata. A quel punto si farà rotta sulla zona dei Colli Berici, con le brevi salite di Villaga, Grancona e Brendola che cominceranno a mettere fatica sulle gambe degli atleti. Il piatto forte arriva però alla fine, con il circuito del Monte Berico di 15 km da ripetere 4 volte e la salita 5.
Lo strappo verso il santuario della Madonna di Monte Berico, contraddistinto dagli inconfondibili portici a lato della strada, misura esattamente un chilometro con una pendenza media del 7,1%. Se i primi 400 metri sono abbastanza pedalabili, i 600 finali sono invece piuttosto “cattivi”, con pendenze che oscillano costantemente tra l’8 e il 12%. Chi vorrà succedere a Matteo Trentin nell’albo d’oro dovrà per forza di cose essere scaltro, per indovinare il momento in cui fare la sua mossa, e potente, perché dalle pendenze del Monte Berico non si potrà scappare.
Dopo l’arrivo in Via Roma nell’edizione dell’anno scorso, Vicenza si prepara quindi a vivere un altro finale scoppiettante: “Lo scenario di Monte Berico è iconico dal punto di vista paesaggistico e lo sarà anche dal punto di vista tecnico – ha spiegato Filippo Pozzato, fondatore di PP Sport Events, società organizzatrice dell’evento -. Dopo aver ospitato l’arrivo dell’anno scorso, è bello e significativo che il Comune di Vicenza abbia deciso di spingere per un altro finale sulle sue strade. È il segnale che alle nostre amministrazioni il ciclismo piace e che stiamo lavorando nella maniera giusta. Un ringraziamento va ovviamente anche a tutti i comuni che saranno interessati dalla gara, con una menzione speciale per Tombolo, che si allestirà a festa per la partenza di una corsa storica e ricca di fascino come questa”.
Nato nel 1909, il Giro del Veneto è una delle corse più antiche dell’intero calendario italiano e non è un caso che tanti grandi di questo sport abbiano lasciato il loro marchio indelebile. Sfogliando l’elenco dei vincitori non possono che brillare gli occhi: Costante Girardengo, Alfredo Binda, Fausto Coppi, Fiorenzo Magni, Roger De Vlaeminck, Giuseppe Saronni, Francesco Moser, Moreno Argentin, Davide Rebellin e lo stesso Filippo Pozzato, hanno tutti vinto su queste strade. Poi la scomparsa per 8 anni, prima che PP Sport Events e la Regione Veneto decidessero di ridare agli appassionati una classica così prestigiosa, che non poteva certo restare chiusa in cantina. Al profumo di storia, però, si unisce quel tocco di modernità e innovazione che Pozzato e la sua squadra stanno cercando di dare agli eventi Ride the Dreamland: il ciclismo è gara e agonismo, ma anche festa e condivisione.